Viviamo in una società che ci vuole vedere sistemati, con un lavoro sicuro, sposati con figli.
Quindi delle volte si sceglie il proprio compagno o compagna in base a quanta sicurezza ci può offrire a lunga durata, …perché è la “cosa giusta da fare”.
Ma su quali valori si basano queste decisioni così importanti?
Molto spesso ci penso, perché ho diversi amici che ragionano su queste basi.
Ma d’altronde chi può biasimarli, in questo tempo ci viene detto di tutto sulle relazioni, con pensieri molto contraddittori: sposati se no resti sola/o, fai figli, comprati la casa il prima possibile così diventi schiavo del mutuo, manda i bambini in buone scuole, fai prima le tue esperienze sessuali e poi sistemati se no poi ti annoierai, oppure che la sessualità è importante in una coppia o, in alternativa, il sesso non è importante conta di più la famiglia, e infine cerca l’amore romantico fatto di rose, anelli, diamanti e di case lussuose…etc…
Dopo aver osservato tutto ciò, sono voluta andare più a fondo e quindi ho rivolto lo sguardo verso gli insegnamenti mistici e cosiddetti apocrifi (che significano insegnamenti secreti, nascosti o eretici) che potrebbe far luce sulle relazioni e la sessualità.
Le migliore fonti che studio da molti anni ormai sono il Tantra ed i Vangeli Gnostici, in particolare quello di Filippo.
Il Tantra è una antica tradizione indiana difficile da datare, tradotta e decifrata in modo piuttosto erudito nel decimo secolo da un filosofo di nome: Abhinavagupta.
Nel Tantra, Shakti vieni definita come l’aspetto femminile del Divino, la forza vitale sottostante tutto ciò che c’è nell’universo ed oltre, la dolce fonte tra spirituale e fisico, un dualismo limitante solo per l’ego, ma in realtà di grande espansione.
La maggior parte di noi, infatti non sa come arrivare a questo stato di espansione, quindi di conseguenza presi dalla paura della apparente divisione tra fisico (limitato) e spirituale (illimitato).
In realtà il Tantra insegna che è solo una freno della nostra mente e che non è la verità: quando la mente si fonda nel risveglio della Shakti attraverso l’unione sessuale consapevole del maschile e femminile, si può andare oltre questa illusoria divisione e raggiungere profondi stati di coscienza divina.
Ma che cosa è “l’unione sessuale consapevole”?
La risposta in modo del tutto sorprendente ci arriva dalle nostre radici, da un testo Gnostico, dal Vangelo di Filippo, ritrovato 1945 a Nag Hammandi, in Egitto con quasi altri 50 testi scritti paleocristiani.
Nella sua bellezza Filippo nel Vangelo spiega il concetto di unione cosciente, molto simile ai testi Tantrici.
Chiama unione consapevole: “Camera Nuziale” dove il femminile e il maschile si incontrano per onorarsi e unirsi in un solo spirito attraverso l’atto sessuale.
Quindi l’unione cosciente o camera nunziale non è la solita gratificazione sessuale che intendiamo ai giorni nostri, ma come dice Filippo è un’opportunità per la rivelazione della nostra natura divina.
Attraverso la sacra connessione di due persone, che avviene per mezzo del respiro degli amanti durante la creazione dell’amore, si crea una terza entità: la forza divina.
Filippo nel Vangelo fa anche una distinzione tra nascita (ordinaria) e concezione, ovvero il risultato di un incontro significativo tra due persone.
Come nel Tantra, anche nel Vangelo di Filippo non c’è giudizio morale, piuttosto una inclinazione all’emozione spirituale.
Un passo dice: “La verità è una e molte, cosi da insegnarci l’innumerevole Amore”.
Continua in alcuni brani:…” la natura umana è desiderosa di procreare, e deve essere fatto nella bellezza non nella deformità; questa procreazione è divina e il mistero che unisce due esseri, due spiriti, senza di essa il mondo non esisterebbe.”
Qual è la bellezza in contrapposizione alla deformità, se non la cura della sensualità di ciascuno di noi unita al profondo rispetto per l’altro?
Questo significa non fermarsi alla mera lussuria (tanto reclamizzata e diffusa), ma prenderci cura sul serio gli uni degli altri, per scoprire insieme le profondità della nostra connessione animica.
La deformità della camera nuziale credo sia trattare l’altro come oggetto-strumento del proprio desiderio egocentrico.
Nel Tantra, la sessualità diventa il canale per raggiungere lo stato di espansione, attivando la Kundalini e spostandola verso i centri energetici superiori.
Nel Vangelo di Filippo, Maria Maddalena veniva chiamata compagna speciale di Gesù, Filippo affermava che la baciava spesso, facendo ingelosire gli altri discepoli, non è irragionevole supporre che tra i due ci fosse proprio quel tipo di relazione.
Quello che posso dirti è:
Onora la grande attrazione che hai per l’altro con amore, ti aiuterà a esplorare le tue profondità, e qualunque cosa scegliate, fatelo in modo consapevole, davanti a voi avete spirito e materia insieme.
So che non è un concetto semplicissimo, lo comprendo, ma vi assicuro che vale la pena provarci.
Con Amore
Carla
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