“Il Femminile Primordiale, risorge dalle sue stesse ceneri, odora di sangue e ferro, di pelle salata dopo aver toccato l’acqua del mare e sa d’inchiostro e lettere.
Il femminile primordiale sente la pioggia sul suo corpo, sa di polveri di campi lasciati fertili, di divinazioni con oli e adagiati sui corpi stanchi toccati con amore. Il femminile primordiale ha il sapore di tutto, mescolato nella pura volontà di vivere, delle volte sa di fiori e delle volte odora di anime antiche e invocazioni.”
Nei musei di tutti il mondo, si cerca di interpretare il femminile primordiale, sotto forma di fiori, ma quasi sempre risultano monotone opere, con petali avvizziti e con l’impressione che gli manchi sempre qualcosa.
Mi sono imbattuta in questi giorni mentre facevo delle mie ricerche per studio, in un dipinto che mi ha lasciata completamente esterrefatta per la bellezza e il significato, si chiama: Iris Nero, di Georgia O’keeffe, si trova al Metropolitan Museum a New York.
Se mentre l’osservate vi lasciate travolgere, vedrete labbra viola scure e sinuose, con una macchia umida, dai colori intensi che creano volume; la forma allude a chi guarda.
La sinuosa fessura schiude trionfante i petali, pura sessualità femminile primordiale. Una capacità interpretativa poetica di parole, colori e forma nel dipinto, ma in realtà viene raffigurato un Iris Nero, uno scioccante capolavoro.
La profondità rende giustizia, sembra che produca un profumo inebriante e non protegge il suo spazio, ma bensì invita a da entrare, delicata, potente e proibita al tempo stesso.
Il quadro è enorme e la pittura con sinfonia armoniosa si trasforma in una figura astratta dal colore e linea sbalorditiva, una evocazione alla vulva che questi fiori carnosi ed erotici provocano nello sguardo dell’osservatore.
Si presume sia un autoritratto dell’artista realizzato nel 1926, verso i suoi trentanove anni al culmine della sua maturità di donna e artista.
La forma e l’armonia del dipinto, furono rivoluzionare per quel tempo, ma l’emozione che trasmette è intensa, tutta la bellezza e la sinuosità dell’Iris Nero si manifesta e travolge.
“Il Femminile Primordiale suona vibrante, e lentamente la divinità batte i tamburi nel cuore, e tu amante che ricordi questa passione, tremi difronte alla maestosità di quei segreti sussurrati di sante verità, desideri essere semplicemente adornato, avvolto da cosi tanta bellezza, ancora una volta…”
Con Amore
Carla
Comments