“Il più alto stato di amore umano consiste nell’unità di un’anima in due corpi”
Sri Aurobindo
Il desiderio verso il nostro compagno perfetto è una necessità impressa nel nostro DNA. Noi custodiamo un desiderio di restaurazione e unità e cerchiamo da sempre il nostro pezzo mancante. Nel nostro viaggio nella vita procediamo nella ricerca di quel qualcosa che non può essere prontamente trovato…E’ la ricerca di interezza e totalità.
“L’amore è la sola realtà e non un mero sentimento. E’ la verità fondamentale che sottintende e si adagia nel cuore della creazione” Rabindranath Tagore
Noi cerchiamo noi stessi negli altri in una ricerca di salute e integrazione, nel costante perseguimento del punto finale di equilibrio: il punto zero, in cui la nostra materia incontra il sé divino o anima… dove la materia incontra l’antimateria.
Questo punto o centro di gravità è il luogo in cui possiamo essere di nuovo UNO, come una nota inserita di nuovo nella sinfonia della creazione. All’inizio, i gemelli, (la coppia) furono creati in Dio nell’Alfa e l’Omega, in un ovoide di fuoco spirituale di luce bianca, l’anima fu divisa, proprio come l’atomo, in due parti identiche o fiamme gemelle, ognuna con l’identico programma ma con differenti propositi.
Un’essenza divide sé stessa in due perfettamente uguali ed opposte intonazioni in ordine all’esperienza da foggiare. Le fiamme gemelle furono create insieme, all’alba del tempo, come le facce di una stessa moneta. Ma nello svolgersi dell’esperienza tridimensionale esse vengono separate da un sistema dualistico che le trae in un equilibrio sbilanciato che esprime sé stesso in due forme estese e separate.
Lo yin e yang rappresentano i lati complementari delle due fiamme, eterna spirale d’amore nell’infinito. Il colore di questa unione sublime è blu, una spirale blu.
“L’amore è il suono dell’anima che canta Dio. E’ la equilibrata e ritmica danza dei pianeti – sole e luna accesi” Paramahansa Yogananda
Qualche volta incontriamo qualcuno con una frequenza similare alla nostra fiamma gemella e questo ci porta ad un sentimento di unione ed interezza. L’amore tra due fiamme gemelle è il portale che conduce alla possibilità di esperire l’unione in maniera multi dimensionale. Esso rappresenta dunque il prototipo delle nozze sacre, un riflesso dell’unione del sacro mascolino e del sacro femminino dentro la fonte o sorgente divina. L’unione delle Fiamme Gemelle consiste in questo servizio, un uffizio divino.
Esso non dovrebbe essere romanticizzato nel contesto che percepiamo normalmente, come relazione tra uomo e donna. Il servizio delle fiamme gemelle non è soltanto planetario ma anche cosmico e universale.
La connessione tra anime gemelle è una triade che implica lo spirito divino. Cioè tutto. Due persone connesse nell’anima sono connesse a dio. La connessione spirituale tra anime gemelle è intensa e profonda.
Molti possono far esperienza, sia coscientemente o in stato di sogno, di un sentimento di connessione nella forma di una matrice bianco-dorata tessuta di luce, poiché questa connessione continua ad esistere in varie dimensioni e frequenze, al di là dei regni della dualità. Le anime gemelle potrebbero non essere unite fisicamente qui sulla terra. La relazione potrebbe perdurare per molte vite soltanto a livello spirituale, mentre uno o entrambi possono vivere fisicamente con un’altra anima in accordo karmico.
Essi potrebbero non stare insieme in questa dimensione ma non sono mai stati veramente separati. Soltanto quando le due metà originali del raggio gemello divengono forti colonne, ognuna in sé stesse, quando entrambe hanno guarito sanato e risolto il loro legami karmici nella vita presente, possono infine unirsi per adempiere la loro finalità divina.
Il respiro di Dio è la forza dell’azione divina. La riunione dei custodi della Fiamma è in definitiva l’unificazione o personificazione della trinità: le due fiamme e la Coscienza Cristica. Questa è l’ultima meta. La riunione con la nostra metà per creare ed amplificare l’intonazione armonica di compimento ed essere al servizio di tutte le sorgenti di divinità e pura luce.
Sei pronto a servire?
Nella raffigurazione vengono esibiti una serie di simbolismi alchemici che culminano (in alto) con le nozze sacre , l’androgino, la conciliazione degli opposti (maschile femminile, yang e yin, sole e luna, drago rosso e drago verde) .
I personaggi che presiedono le due colonne sono due figure dei tarocchi: a sinistra un angelo femminile – 14° carta dei tarocchi – versa l’acqua della Temperanza da un calice d’oro ad uno d’argento; a destra il matto.
Le due colonne sono quelle di Jachin e Boaz, le principali del tempio di Salomone, che indicano rispettivamente il la via secca (maschile-magico-teurgica) e quella umida (femminile-mistica)
La sfera inferiore contenente un quadrato e un rombo indicano rispettivamente lo spazio (il cerchio delle possibilità indeterminate) + la preservazione, staticità [quadrato] + la dinamicità (rombo)…
Al centro è evidente il caduceo alato con la spirale dei due serpenti che risalgono la spina dorsale.
Il babbuino, secondo gli egizi , corrispondeva alla divinità Thot, che emerge dalle acque primordiali . Oppure il babbuino (assieme all’ibis) – nell’antico egitto – era giudice delle anime e cooperava nella loro pesatura.Probabilmente qui indica la condizione da primati in cui riversa l’uomo che si identifica ancora con il mondo.
Tutti questi simboli sono tracce, indizi che gli alchimisti erano soliti giustapporre al fine di veicolare particolari messaggi a un lettore preparato… (anche se a volte il linguaggio argontico veniva utilizzato per confondere con mirabili giochi di parole , allontanare e far desistere i falsi ricercatori e i curiosi inopportuni).
Fonte: Ne caso Ne caos
Комментарии