Nell'ombra incombente della Luna Nuova dell'8 Aprile, occultata da un'eclissi solare e segnata dalla presenza enigmatica di Chirone, ci troviamo sull'orlo di un abisso che promette rivelazioni e metamorfosi insondabili. Questa congiuntura celeste, intrisa di misteri antichi e poteri dimenticati, si staglia come un portale verso domini non mappati dell'esistenza, sussurrandoci di sondare gli abissi più oscuri del nostro essere. In questa epoca di magia rinnovata, siamo convocati non solo a percorrere insieme le vie meno esplorate della nostra anima ma anche a portare il fardello delle nostre esperienze, delle nostre ombre più profonde e delle nostre aspirazioni più ardite.
Mentre l'oscurità avvolge brevemente il firmamento, dischiudendo un varco per la luce nascosta dell'anima, ci viene offerto il dono della riflessione sulla nostra intima connessione con l'universo e sulle nostre ferite più recondite, incarnate dalla figura di Chirone, il guaritore che porta lui stesso cicatrici. È giunto il momento di spogliarci degli orpelli e dei titoli vani che abbiamo accumulato, che nulla dicono della nostra vera essenza. È l'ora di sostituire la solitudine vuota con una scelta consapevole e ricca di significato, eleggendoci mutuamente custodi di una trasformazione cerimoniale.
La Luna Nuova, avvolta nel suo mantello di tenebra, ci invita a volgere lo sguardo verso l'interno, alla scoperta delle fonti di potere e di gioia celate nelle profondità del nostro essere. È un appello a riallacciare i legami con la magia ancestrale che pulsa nelle nostre vene, a ritrovare il conforto offerto soltanto dalla natura - nel santuario intimo dove la luce lunare si intreccia ai rami sottili dell’anima, e nel respiro del vento che prelude al tuono.
Nella sacralità di questa notte di eclissi, con il velo tra i mondi ridotto a un sussurro, siamo sollecitati a rievocare il significato profondo della nostra magia, a nutrirci delle sorgenti feconde di creatività e ispirazione che dimorano in noi. È l'istante di ritornare alle nebbie dei nostri desideri più intimi, di erigere circoli di pietre che riflettano le spirali mitiche scolpite nelle nostre ossa. Ci viene esteso l'invito a incarnare la bellezza selvaggia delle terre ancestrali nelle nostre vibrazioni più sottili, nei nostri corpi e nelle nostre anime.
Questo congiungimento di Luna Nuova ed eclissi solare, con l'aggiunta di Chirone, ci apre le porte a una possibilità straordinaria di guarigione e rinnovamento. Ci spinge ad accogliere la nostra fragilità come una forza, a riconoscere il valore immenso della nostra vulnerabilità. È un momento di riconnessione con la nostra essenza più autentica, con quella magia primordiale che ci consente di trasmutare le ferite in fonti di potere inestimabile.
Camminiamo insieme in questo viaggio astrale, lasciando alle spalle ciò che non ci appartiene più, pronti a riscoprire e celebrare la magia insita in ciascuno di noi. Questa Luna Nuova ci chiama a onorare il nostro passato, a immergerci appieno nel presente e ad abbracciare con fiducia il futuro, ricordandoci che, anche nei momenti di maggiore oscurità, la luce interiore sa guidarci verso la guarigione e l'epifania della nostra essenza.
Rituale
Nella profonda oscurità di una notte avvolta dal manto della luna nuova, sotto l'inquietante presenza di un'eclissi solare, un'antica congiunzione con Chirone svela davanti agli occhi dei mortali un portale di inaudita magnificenza. In questo istante sospeso, un'occasione sottratta ai confini del tempo offre ai temerari l'ardua possibilità di rievocare nell'animo le ombre di ciò che fu perduto: sogni sepolti nei meandri dell'oblio, desideri soffocati dal tumulto della vita quotidiana, ferite e debiti emotivi accumulati in un passato ormai lontano. Si profila l'opportunità di districare l'anima dalle catene degli affetti perduti, di elargire e implorare perdono in una cerimonia di liberazione che trascende i confini del mondo conosciuto.
Precisamente alle 20.23 dell'8 Aprile, sotto un cielo che sembra aprire i suoi segreti più oscuri, si erge questo portale, promettendo un doloroso ma necessario viaggio nell'abisso dell'essere. In questo momento sacro, gli audaci sono invitati a intraprendere un lavoro spirituale di incommensurabile profondità, una ricerca dell'essenza più vera e nascosta dell'io, laddove le tenebre incontrano la luce, nel profondo cuore pulsante dell'universo.
Si preparano coloro che, armati di antichi riti e parole dimenticate, osano sfidare l'ignoto per richiamare a sé le parti perdute dell'anima, in un tentativo di riconciliazione con le forze cosmiche che tessono l'inestricabile tela del destino.
Incantesimo "Richiamo Me Stessa" per la Luna Nuova
In questa notte di potente magia, sotto il cielo oscuro della luna nuova e l'ombra di un'eclissi solare, con Chirone in congiunzione, si apre davanti a noi un portale straordinario. Questo momento celestiale offre l'opportunità di richiamare a noi stessi quelle parti che abbiamo smarrito lungo il cammino: sogni dimenticati, desideri sopiti, e di sanare i debiti emotivi accumulati nel tempo. È il tempo di lasciar andare chi abbiamo amato e perso, di perdonare chi ci ha ferito e, per chi si sente in colpa, di offrire e cercare perdono, elevando tutto al cielo.
Questo portale si aprirà precisamente alle 20.23 dell'8 Aprile, un momento sacro in cui possiamo operare un profondo lavoro spirituale per riconnetterci con la nostra essenza più autentica.
Materiale necessario per l'incantesimo:
Un pezzo di legno o una corteccia caduta, abbastanza grande da permetterti di scrivere.
Una penna o matita per incidere il legno.
Salvia e rosmarino per bruciare, simboli di purificazione e protezione.
Olio essenziale di ginepro, per la sua capacità di proteggere e purificare.
Un calderone o un contenitore resistente al fuoco per bruciare in sicurezza.
Carboncini per facilitare la combustione.
Procedimento:
Su un pezzo di legno, scrivi i nomi di coloro che vuoi perdonare o da cui desideri essere perdonato. Puoi anche annotare situazioni dolorose, malattie da cui vuoi liberarti o che hai superato e vuoi lasciare definitivamente alle tue spalle.
Prepara il tuo spazio sacro e accendi un carboncino nel calderone, lasciandolo diventare la base per la tua combustione rituale.
Una volta che il carboncino è pronto e ardente, poggia delicatamente il tuo pezzo di legno scritto sopra di esso. Guarda la fiamma accogliere le tue parole, il tuo dolore, i tuoi desideri di liberazione.
Aggiungi salvia e rosmarino sopra il legno, lasciando che il loro fumo si alzi in alto, portando con sé le tue intenzioni attraverso il portale celestiale.
Mentre osservi il fuoco consumarsi, pronuncia con forza e convinzione:
"Ogni dolore, debito, vergogna, amarezza, perdita, angoscia, ansia, malattia, va via per sempre. Va via per sempre e non fa più ritorno. Mi libero. Mi elevo."
Lascia che il fuoco bruci completamente fino a trasformarsi in cenere. Una volta che il calderone si è raffreddato e le ceneri si sono spente, raccoglile.
Trasporta le tue ceneri in un angolo di natura che ti è particolarmente caro e affidale alla terra, in un atto che simboleggia la tua definitiva separazione dalle energie e dalle esperienze passate che intendi abbandonare. Questa azione rappresenta il tuo rinnovato impegno nei confronti di te stesso, la tua crescita personale e la tua aspirazione alla libertà, consentendoti di avanzare verso il futuro con un animo più sereno e un'essenza spirituale arricchita.
Una volta compiuto questo rituale, ungiti le mani con olio di ginepro e strofinale l'una contro l'altra. Ora sei protetta e pronta ad intraprendere un nuovo viaggio, pieno di gioia e scoperte.
Con infinito Amore
Carla
Eclissi Solare, la Notte senza Luna e lo spirito quieto di Chirone.
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*Conosci le immagini e non sono nominate all'interno del mio sito o il manca il nome dell'artista?
Ti chiedo gentilmente di informarmi cosi posso onorare il lavoro dell'artista.
Mi astengo da qualsiasi responsabilità per le immagini o foto in cui non viene menzionato l'artista, prelievo tutto da internet e qualora fosse indicato il nome dell'autore è mia premura nominarlo, SEMPRE!
Grazie Carla
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