Stringila a te! Stringila forte anche quando la tua pelle inizia a carbonizzarsi e i tuoi polmoni si gonfiano di fumo, tienila stretta tua figlia, non lasciarla. Se non lo farai tu, inizierà a credere che non l’ho farà nessuno.
Quando è piena di dolori, tienila vicino, finché il tuo cuore non sarà abbastanza forte da ammaestrare le sue bestie frenetiche nel petto. Domina le sue parole, e se necessario usa i tuoi artigli per tirare fuori tutte le sue parole dalla gola, e mentre singhiozza e piange rassicurala, ogni respiro in cui lei si tinge, in quel sangue batterà l’amore di vita nel suo cuore, perché lei è la figlia della sua tessa figlia.
Non vergognarti di dirle come lo sai, rivela le tue imperfezioni, le tue paure e chiedile se ha capito…
Portala davanti alle donne che hanno sfidato il fuoco per costruirsi: tua nonna che vive nelle tenebre, tua madre nella grazia del sorriso, tua sorella nella dolci curve della tua cornice. Siamo tutti in qualche modo immortali.
Anche lei erediterà parte di loro, come hai fatto tu.
Dimostrale che la stanno guardando, mentre lei si osserva nello specchio.
Sta nascendo una bambina guerriera, una bambina pura nel fuoco, selvaggia.
Ricordale che la rabbia è naturale, e quando viene da te, presentandoti il suo vulcano convulsa che non riesce a contenere, allora setaccia le ceneri con lei, cercate insieme il suo tesoro, falle vedere che il fuoco non può bruciarla, lei è nata dal fuoco!
Insegnale che lei è non tua figlia, ma la progenie della brezza marina salmastra, è la figlia delle montagne frastagliate, l’ululato dei lupi al tramonto.
Dille, che siamo semplici esseri umani, stelle che il cielo ha cercato di ingoiare; stelle le cui urla di furia trafissero l’oscurità come proiettili, fino ad oggi e che il cielo sanguina attraverso ferite fantasma attraverso di noi.
Spiegale le prove della vita, che il modo in cui corri fa sciogliere il rossetto sulla tua pelle, e se anche le gambe tremano, tu vai avanti, e cosi farà anche lei. Siamo umani e riconoscerlo ci rende divini.
Ricordale che il sonno la elude, perché le stelle nei suoi occhi si rifiutano di essere assediate dal cappio della notte.
Spiegale che il fuoco è vita, ha anima, ricordatele che verrà il giorno in cui aiuterà le persone, e non le ferirà più con le fiamme.
Rimani vicino a lei quando la gente comincerà a ritirarsi, perché troppo intensa, nessuno ama essere bruciato dalle fiamme.
Rimani sulla soglia del suo cuore infuocato, e sussurrando dille: “tesoro sono vicina, sei a casa nel mio cuore”, dopo tutto tu sei l’unica che puoi capirla. Amala con saggezza, con l’amore continua a dirle che è bella.
Perché lei lo è!
Proprio come lo eri tu e lo sarai sempre.
E quando il tuo cuore soffrirà di preoccupazione, ricorda che anche tu hai attraverso le fiamme, sei sopravvissuta, come sei sopravvissuta all’angoscia e all’amarezza.
Hai vissuto, imparato, amato, ma sei sopravvissuta… sei sopravvissuta…
E lo farà anche lei…
Con amore alle mie figlie
Carla
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